Richiamo in prima pagina, prima parte di intervista sulle pagine regionali e secondo approfondimento sulle pagine dedicate a Crotone e provincia: grazie per l'attenzione e la consueta sensibilità a Giacinto Carvelli nell'edizione del 17 agosto u.s. (sotto la sintesi dell'intervista testuale
Sintesi testuale:
1^ domanda Giacinto Carvelli) Quest’anno, come non mai, c’è stato il problema della carenza idrica che ha interessato i privati cittadini ed anche gli agricoltori. Questo problema avrà mai fine?
Presidente Torchia: La soluzione di questa problematica è nelle mani del nostro territorio e della nostra classe Dirigente che deve in primis assumerne la consapevolezza e la complessità e delineare una strategia puntuale e condivisa per rivendicare ciò che in un paese normale dovrebbe essere la normalità. Il presupposto principale è che questa carenza idrica che ha interessato ed interessa sia l’uso potabile che quello irriguo per l’agricoltura, non è imputabile alla siccità. Anche se abbiamo avuto una carenza di precipitazioni assoluta, congiunta a temperature elevate già a partire dal mese di maggio, fenomeni che sono alla base della siccità e che influiscono sensibilmente sul ciclo di generazione dell’acqua con una progressiva riduzione sulla produzione, dobbiamo affermare che tutto quello che si è verificato e si sta verificando non è dovuto alla siccità. In teoria noi abbiamo la fortuna, dovuta alla lungimiranza di chi agli inizi del novecento ha realizzato i due invasi Arvo ed Ampollino a cui il nostro territorio è sotteso, di avere potenzialmente una grande disponibilità della risorsa, anche per affrontare periodi siccitosi. Quello che si deve registrare in primis è il gap infrastrutturale: reti e raccordi sono usurati ed obsoleti! Ma ciò che manca è soprattutto un utilizzo razionale della risorsa che sia legato alle esigenze di una società e delle economie del nostro territorio.
2^ domanda Giacinto Carvelli) Cosa ha fatto di concreto il Consorzio di bonifica che lei dirige per far fronte a questa situazione?
Presidente Torchia: Il Consorzio è un ente che tramite l’autogoverno degli agricoltori del territorio gestisce per conto della Regione e degli impianti che sono di sua proprietà. E’ l’incontro tra pubblico e privato nella gestione del territorio che è una delle forme più moderne ai fini di una gestione efficiente. Siamo soggetti alla gestione degli impianti ed alla distribuzione della risorsa tramite una convenzione che prevede i rilasci di acqua da parte del gestore dei tre impianti idroelettrici a valle dei due laghi Arvo ed Ampollino: una convenzione datata 1969 e redatta in un contesto economico e climatico sicuramente differente e soprattutto con un’agricoltura assai diversa da quella attuale. Abbiamo cercato di distribuire la risorsa nel modo possibile. Fino allo scorso anno abbiamo comunque garantito ai nostri consorziati di poter terminare due colture ed a fornire acqua ai comuni ed ai privati che sono collegati alle nostre attività. Nessuno in questi anni, ha potuto negare che si possa essere trattato di un vero e proprio miracolo! Questa stagione, almeno per quanto riguarda l’irriguo nell’agricoltura, ma ci sono state criticità notevoli per gli insediamenti turistici della fascia ionica da Crotone a Steccato di Cutro, la causa principale dell’attuale disastro imminente, è stata la mancata autorizzazione da parte del dipartimento competente della regione Calabria ad invasare nei mesi di marzo – aprile il lago di S.Anna AL CONTRARIO DI COME SEMPRE ERA AVVENUTO NEI DUECI ANNI PRECEDENTI. Dopo svariati tavoli di “concertazione” con proposte sempre puntuali viste le semplici previsioni di impossibilità a garantire la distribuzione necessaria ai diversi comparti, la Regione, con una nota del 10 agosto, ci ha messo il “carico” della ulteriore riduzione della portata dei rilasci. Non ho proprio da aggiungere altro.
3^ domanda Giacinto Carvelli) Come sono i rapporti con A2A? Ritenete che sia nella sua gestione delle risorse il problema della carenza d’acqua?
Presidente Torchia: In teoria, noi abbiamo “solo” rapporti indiretti con la società A2A. Il rapporto contrattuale è tra Regione Calabria ed A2A secondo convenzione citata. Bisogna anche dire che la Regione non ha scelto lei questa società, nè ha mai fatto un bando per la concessione. Non avrebbe potuto farlo. Si è passati da un regime di monopolio al libero mercato monopolizzato. Poi abbiamo avuto la legge Bersani che nel 1999 ha prorogato la scadenza delle concessioni fino al 2029. Quindi abbiamo una concessione rilasciata dallo Stato per lo sfruttamento dell’idroelettrico dal 1988, e la società A2A, che nel 2009 compra i diritti di tale concessione. La faremmo lunga se ci soffermassimo sulle quantomeno notevoli disattenzioni che nel corso dei decenni vi sono state in queste pratiche amministrative. Possiamo solo costatare come la nostra Regione sia stata un terreno fertile e molto appetitoso. Noi siamo alquanto scomodi, in quanto siamo la voce dei disagi del territorio che “cerca” (e riesce) a fare sintesi e proprio perché “naturalmente” organizzati in forma di “consorzio”. Ecco perché siamo molto scomodi quando facciamo notare che non esiste alcun obbligo per chi gestisce i due laghi silani di conservare in una certa misura d’acqua come farebbe un buon pater familias che si terrebbe i serbatoi pieni, in caso di prolungati peridodi di siccità. Invece, anche se legittimamente, i laghi possono essere quasi svuotati a fini economici e di produzione elettrica: quindi si può tranquillamente sostenere che ad essere “scomodo” per davvero, è il buon senso!
4^ domanda Giacinto Carvelli) E con le istituzioni i rapporti come sono? La Regione ha risposto ai vostri continui appelli ed a quelli degli agricoltori?
Presidente Torchia: Il Consorzio gestisce impianti di proprietà regionale. In più occasioni anche con note scritte ho evidenziato che la gestione dell’acqua nei molteplici usi, deve essere una gestione condivisa tra Regione e Consorzio stante il difficile contesto economico e sociale del nostro territorio, stante la complessità tecnica propria dell’impianto progettato negli anni 70, con le concezioni e la tecnologia di quei tempi e stante la notevole usura di materiali usati che comportano una manutenzione dispendiosa ed emergenziale. Stiamo da sempre cercando un confronto serrato per condividere e mettere in atto le soluzioni possibili. I fini che perseguiamo Regione e Consorzio, sulla carta, sono gli stessi. Il Consorzio è un organo tecnico che gestisce e prospetta soluzioni dal punto di vista tecnico. Ed è in questo perimetro che un assiduo confronto può far generare le soluzioni possibili. Non sempre questo è accaduto. Proprio in quest’annata dobbiamo registrare, e non ne troviamo spiegazioni, un muro contro muro: con l’ultimissima “chicca” della nota di cui ho fatto cenno prima. Le segnalazioni tecniche esplicitate più volte che volevano allertare chi di competenza, su quello che poteva accadere non hanno sortito effetto, anzi. Non aver concesso l’autorizzazione all’invasamento del lago di S.Anna nel periodo marzo – aprile al contrario di quanto avvenuto negli anni precedenti non ha allo stato una ragione esauriente, l’ulteriore ed ultimissima riduzione è una vera e propria beffa. Aver avuto ragione su quello che è successo non è di conforto perché i danni sono, come sempre, subiti dalle economie del territorio. Ribadiamo pedissequamente il concetto che questi impianti debbono essere gestiti in modo condiviso nel rispetto dei propri ambiti di azione.
5^ domanda Giacinto Carvelli) Quali sono le proposte concrete che come Consorzio fate per far fronte a questa emergenza idrica?
Presidente Torchia: Le criticità non riguardano un solo comune o un solo settore. Riguardano l’intero territorio provinciale. Ritengo che sia necessario, con tecnici di tutti gli Enti interessati creare un punto di osservazione e proposta provinciale, che faccia il punto sullo stato dell’arte delle criticità esistenti nei vari settori e sui diversi utilizzi della risorsa e prospetti, in modo analitico le possibili diverse soluzioni a breve, medio e lungo termine. E’ per questa ragione che ho accolto l’invito di qualche giorno fa del Sindaco di Crotone a partecipare alla sua conferenza stampa. Noi parteciperemo a quel tavolo con l’autorevolezza, me lo permetta, di chi ha portato sempre a termine il proprio compito e di chi, oltretutto, ha saputo già intercettare risorse per l’ammodernamento delle reti e delle infrastrutture. E’ necessario innanzitutto mettere ordine e organizzare competenze su reti ed usi promiscui e pressare, così, per una rivisitazione delle concessioni e delle convenzioni. Cosi le istituzioni ed anche i cittadini assumerebbero la consapevolezza di quello che è necessario fare con la realizzazione di una programmazione di interventi a medio e lungo termine che noi abbiamo proposto già.
Ultima domanda di Giacinto Carvelli) Il 25 settembre si vota: cosa chiedete ai candidati che si presenteranno nel territorio?
Presidente Torchia: Attenzione verso le criticità di questo territorio. Questa fascia ionica quasi sempre è dimenticata; ma deve anche comprendere che non può e non deve più dimenticare che per essere messa nelle condizioni di poter contribuire al rilancio dell’intera nostra Regione e, dunque, dell’intero nostro paese, non può auto relegarsi a mero serbatoio di possibili voti.
Ultimo aggiornamento: 01/01/1970 00:00:00