Torchia: ancora una volta senza acqua, ancora una volta serve fermezza per far rispettare gli accordi che non devono mangiarsi futuro!


 

L’azienda A2A, dalle ore 13,00 circa di ieri mercoledì 18 agosto, ha interrotto gli scarichi idrici nel fondo Tacina, a valle dell’invaso di Orichella. La conseguenza di questi mancati rilasci ha comportato l’immediata interruzione dell’erogazione d’acqua dagli impianti consortili del fondo valle Tacina e dell’altopiano di Isola Capo Rizzuto.

I coltivatori delle aree sottese sono, pertanto, assolutamente privi della fornitura così come tutte le altre utenze servite dagli impianti che, così come oramai arcinoto, non riguardano “solamente” il settore agroalimentare.

Il disagio e l’allarme sociale è elevatissimo.

Abbiamo dovuto, nell’immediatezza di ieri, significare ancora una volta le conseguenze di questa situazione e gli sviluppi che ne possono derivare sono imprevedibili e non presagiscono nulla di buono; ma è certo che il territorio, gli agricoltori e le utenze tutte, risulteranno devastati e gravemente compromessi dall’assenza di acqua.

Agli accordi ed i buoni propositi esternati nel corso dell’ultima video conferenza anche alla presenza dei rappresentanti Regionali e di S.E. il Prefetto di Crotone, non sono seguiti, fatti concreti; eppure avevamo anche pubblicamente plaudito e la stessa A2A aveva assicurato, tramite missive, che sarebbero arrivati i rilasci necessari a terminare anche la coltura invernale.

Ora, sempre nell’immediatezza di ieri, ricevuto assicurazioni che ripartirà l’erogazione con la tagliola degli anticipi rispetto ai rilasci del prossimo anno: mangiarsi il futuro non può essere la soluzione; si sposta, così, la cultura dell’emergenza ai prossimi anni che, tra l’altro, verranno sempre più colpiti dai cambiamenti climatici.

E’ per queste ragioni e tutte quelle che abbiamo esposto nelle settimane, nei mesi e negli anni, urge, ciò che siamo stati costretti a scrivere anche ieri alla Regione Calabria: una immediata ed energica presa di posizione da parte di chi detiene la proprietà dell’acqua pubblica dei calabresi, nei confronti della Società A2A. Il problema non può rimanere come minacciare agitazioni per ripristinare, ad horas e di volta in volta, i rilasci che invece sono un diritto sacrosanto di tutti i calabresi e non solo degli agricoltori!

Il Presidente Roberto Torchia


Pubblicata in data: 19/08/2021


Ultimo aggiornamento: 01/01/1970 00:00:00